LUIGI MILOZZI. Un grande giornalista e la sua passione per il calcio
Giornalista, scrittore, sportivo. Luigi Milozzi è sempre in continuo movimento, pronto a sfornare nuove brillanti idee e a coinvolgere nei suoi progetti tante persone che apprezzano il suo operato e lo sostengono con grande entusiasmo. Oggi incontriamo Luigi Milozzi che ci parla anche delle sue prossime iniziative legate al mondo dello sport.
Luigi, sei un giornalista e scrittore che si occupa di sport in modo appassionato. Cosa significa lo sport per te?
E’ una domanda a cui rispondere per me non è facile. Volendo ridurre in qualche modo i tanti discorsi che si fanno sulla bellezza dello sport, sui suoi benefici sulla salute, sui suoi valori potrei rispondere dicendo che per me è un fiume in piena che mi piace percorrere raccontando storie che, vi assicuro, sono in grado di strabiliare e di sorprendere più che in ogni altro settore della vita. Si riescono a toccare dei tasti che ai giovani vanno inculcati assolutamente ed è quello che cerco di fare con tutta la mia passione. Solo attraverso lo sport si riesce a far comprendere tante cose ed io lo considero una delle meraviglie di questo Mondo. Del resto se lo praticavano già secoli orsono un motivo dovrà pur esserci.
Il tuo ultimo libro si intitola “Una vita presa a pugni” e ripercorre le imprese del pugile Emanuele Cavallucci. Ce ne vuoi parlare?
E’ la storia di un pugile che, partendo dal basso (come spesso accede in questo sport) riesce a riscattarsi anche da punto di vista sociale. Tanta sofferenza, tanti sacrifici, un’infanzia difficile riesce a tramutarsi in trionfo grazie alla passione sportiva ed a regalare emozioni. E’ un racconto che si legge tutto di un fiato e che appassiona i lettori di ogni età. Ringrazio per essere stato il mio mentore il pugile teatino Emanuele Cavallucci prima campione d’Italia e poi campione del Mediterraneo. Anche lui, quando andiamo nelle scuole a parlare di sport e valori, non finisce mai di stupire ed affascinare i giovani studenti.
Tra le tante numerose iniziative che porti avanti, hai ideato e conduci la trasmissione “Pillole di Sport” in onda tutti i mercoledì su Radio Cerrano Web, che riscuote notevole successo. Ci illustri lo svolgimento, i contenuti, e gli obiettivi alla base del programma?
E’ una trasmissione in cui cerco di approfondire con ospiti mirati diverse tematiche sportive e sociali. Non si tratta del solito programma di approfondimento della domenica sportiva appena conclusa ma di interviste mirate a grandi personaggi, a colleghi con cui sviscerare la bellezza dello sport tra attualità, passato e futuro. Anche un modo per far conoscere discipline sportive a volte poco considerate. Con la preziosa presenza del collega Luca Salini pronto a parlare di calcio dilettantistico e ad intervenire con domande specifiche agli ospiti di turno. Tutto ciò grazie, ovviamente, al grande Carlo Micheli che saluto e ringrazio.
La prossima estate a Guardiagrele si terrà la terza edizione del Premio “Terrazza d’Abruzzo sullo Sport”, ideato dal Centro Studi Sport & Valori” di cui sei Presidente. Vuoi darci qualche anticipazione sulla prossima edizione?
Per quanto riguarda il concorso riservato alla scuole quest’anno abbiamo aperto, con un enorme successo, agli alunni di tutta Italia. Quindi concorso di letteratura sportiva e fotografia per le superiori. Fumetto per le medie e disegno per le elementari. Concorso riservato alle carceri ed una giuria di eccellenza con il direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Di Caro, la campionessa olimpica Elisa Di Francisca e tanti altri. Le attività del Centro Studi Sport e Valori partiranno come ogni anno dal 6 aprile, giornata in cui con il club per l’Unesco di Chieti, si celebrerà la giornata internazionale della pace e dello sport che sarà celebrata al museo universitario di Chieti. A maggio ci sarà una rassegna letteraria. La tre giorni di luglio quest’anno si svolgerà sempre a Guardiagrele dal 18 al 20 luglio con un format totalmente innovativo che sarà annunciato nelle prossime settimane. Possiamo anticipare, comunque, la collaborazione con Slow Food Abruzzo, Confcommercio Chieti ed il Coni Chieti per rendere la tre giorni di livello ancora più alto con ospiti illustri, grandi scrittori e non solo lo sport come protagonista.
Entriamo nella fase finale della stagione. Il Pescara dopo l’addio forzato di Zeman secondo dove potrà arrivare nei playoff di Lega Pro?
Dopo la delusione dello scorso anno patita contro il Foggia quest’anno sarà molto difficile per il Pescara, orfano tra l’altro di Zeman. Certamente i biancazzurri, con Bucaro a guidarli, se la giocheranno fino alla fine, ma la promozione sarà molto difficile, anche se nel calcio a volte le sorprese sono all’ordine del giorno e quest’anno potrebbe, perché no, essere la volta del Pescara.
Invece la matricola Pineto sta facendo un ottimo campionato. Te lo aspettavi?
Il Pineto, come spesso accade alle matricole, ha avuto un avvio molto buono, poi un calo che considero fisiologico. Certo, a dirla tutta, io non avrei cambiato l’ottimo Amaolo, ma probabilmente la società avrà fatto delle valutazioni alla luce di quello che era il momento e degli umori della piazza e dello spogliatoio. Comunque prevedo un approdo senza troppi affanni alla salvezza.
Luigi, un tuo giudizio sul rendimento delle squadre abruzzesi nel campionato di serie D girone F.
Altra bella domanda. Grande delusione, ovviamente, per il Chieti. Cacciare Chianese, con la squadra neroverde a soli quattro lunghezze dalla vetta, si è rivelato un grande errore di valutazione da parte della società. L’arrivo, prima di Iezzo e poi di Luiso, ha fatto sprofondare la squadra in piena zona a rischio. Ora occorrerà raggiungere il prima possibile la salvezza. Una nota positiva: un grande pubblico riconquistato a prescindere dai risultati. L’Aquila e l’Avezzano sono ambedue note positive ma certamente anche il Notaresco che, zeppo di giovani e ben guidato da Bruno, sta disputando un grande campionato.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Hai in previsione di “sfornare” nuovi libri?
Nel mio futuro vedo tante cose belle spinte dal cuore e dalla mia passione. A maggio uscirà un nuovo lavoro dal titolo “Se fosse solo un gioco” con la collaborazione di tanti colleghi e professionisti, che affronterà un tema difficile come quello della violenza negli stadi partendo dal racconto della mia esperienza vissuta 39 anni fa allo stadio Heysel di Bruxelles in occasione di Juventus-Liverpool finale di Coppa Campioni, in cui morirono ben 39 tifosi innocenti. Per il resto nessuna anticipazione ma tante grosse sorprese nei prossimi mesi.
a cura di Luca Salini